Dicono che stia arrivando il Natale. Dicono.
Non ho ancora avuto tempo di accorgermene.
L’unico indizio è stato un albero
addobbato nell’entrata di casa mia, in mezzo ai piedi, che già di spazio ce n’è
poco, ribattezzato “la sala giochi felina”.
La colpa è ovviamente del lavoro.
Quando non scrivo sul blog è sempre
colpa del lavoro.
Orari assurdi, clienti dementi, pratiche
da finire per ieri, le scadenze cazzo, ci mancava pure la Tasi , “ma io ho già pagato il
bollettino postale” “no signora, quella è la taRi, non la taSi, non si confonda”
“ma io non capisco più niente” “eh la capisco che non capisce, qui non ci
capisce più niente nessuno”.
Nel mezzo di tutto ciò:
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Mi è venuto un bell’ascesso in bocca, tipo pallina da ping pong e
conseguente alito pestilenziale.
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Mi dovranno togliere un dente, che se lo metto sotto il cuscino
spero di trovarci qualcosa di Tiffany (piccola Iena non smettere mai di sognare
e illuderti).
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Tipo si è svenato per comprarmi il regalo, io sono ancora in alto
mare.
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Cosa sarà il mio regalo?
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“Il vero significato del natale non è nei regali” tuona mamma Iena
ogni 5 secondi… ma mollami!
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Sono stata ad un convegno su come conciliare la gravidanza con al
vita professionale. La noia. Alla pausa caffè sono andata a vedere le vetrine
dei negozi e non sono più rientrata.
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Non sono gravida, ci sono andata solo per avere i crediti formativi.
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Non sono più andata in piscina. Sensi di colpa, dove siete?
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Andrò sicuramente durante le ferie di fine anno, si si credici…
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Essendo per un ottavo bergamasca mi sono comprata e auto regalata
una borsa per santa Lucia. Mi sono messa il regalo sul tavolo, la mattina
appena sveglia l’ho trovato, ho fatto la faccia sorpresa, mi sono ringraziata e
abbracciata. E’ importante volersi bene.
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