Ebbene si, alla fine io e Tipo ci siamo decisi: andiamo in
vacanza. Insieme. Per la prima volta.
Una svolta epocale, degnamente festeggiata con le amiche
davanti ad una tazza di caffè al ginseng grande (the Big Gin). Amiche
dispensatrici di utili consigli. Porta tanta biancheria sexy. Ma in montagna fa
freddo. Non fa niente tu portala. Niente cappellino viola con il pon pon. Ma a
me piace tanto. Scordatelo. Brucialo.
Buttalo via. Piuttosto muori di freddo. Ok.
E così siamo partiti. Nonostante tutto. Nonostante il lavoro
da organizzare, gli appuntamenti da spostare, i clienti da sfanculare (non ci
sono per una settimana, puoi vivere anche senza di me lo sai vero? sono solo sette
giorni sette, cazzo), le ritrosie di lui (ah ma vieni davvero? ahahah, che
simpatico burlone, certo che vengo, ormai mi hai invitato, mo' so' cazzi tui..),
il pessimismo di mamma (stai attenta alle valanghe. certo mamma, appena ne vedo
una mi sposto. Non tornare incinta. Non ti preoccupare mamma, in questi giorni
non sto ovulando. Cretinetta).
Bagaglio leggero mi raccomando. E' stata dura, ma alla fine
mi sono trattenuta. Solo quattro borse dai. Meno di così non potevo.
Borsa n.1: gli
scarponi. I miei, quelli lilla metallizzato. L'ultima volta che li ho messi,
quindici anni fa, mi sono spappolata una gamba sulle piste da sci. Hanno messo
più chiodi a me che a Robocop. Da allora non ho più praticato. E probabilmente
nemmeno stavolta avrò il coraggio di ricominciare. Ma metti che mi viene
voglia? Che faccio? Noleggio gli scarponi? Infilo i miei piedini delicati in
anfratti puzzolenti usati da chissà quale fetido essere? Giammai.
Borsa n. 2: Tutto
quello che serve per affrontare la montagna. Pantaloni da neve fuxia e giacca a
vento verde con inserti fuxia (ehm, scusate, ma io quello ho. L'ultima volta
che li ho usati, per i motivi sopra citati, eravamo negli anni novanta, andavo
all'università. E se fate due calcoli capirete che quando dico di avere 25
anni.. bè forse sono 26...). Doposci di mio nipote bradipo, di quando era
piccolo, e aveva il 36. Ora che è un 16 brufoloso ha "pinne" come
numero di piede. Scarpe da trekking di babbo. Che lui invece i piedi li
aveva piccoli. E io con due paia di calzettoni pesanti posso tranquillamente
usarli (anche se a volte mi sento un po' Pippo, soprattutto quando inciampo).
Guanti. Sciarpa (ah no, quella l'ho dimenticata, fa niente, posso farne a meno).
Fascia per le orecchie del cognato. Nera con decori fluo. Direttamente dagli anni
'80 stavolta. Non mi faccio mancare niente io.
Borsa n. 3: I
vestiti normali. La biancheria (si anche quella sexy). Il phon. La piastra.
Anche se Tipo ha confessato di volermi vedere "nature"... ahahah,
proprio un burlone, già mi ha visto con gli occhiali, ora non esageriamo eh?. E
tutto il resto di assolutamente indispensabile. Trucchi. Olio Vea. Venti pacchi
di assorbenti (eh già), crema solare, farmaci, salviette, pigiama, spazzolino,
dentifricio. Infilato dentro tutto a caso. Per poco non mi porto via anche un
gatto.
Borsa n. 4: Lo
zaino. Comprato in prima superiore. Ancora anni '90. Perchè lo zaino ci vuole
sempre. Con dentro la reflex, un po' di libri da leggere davanti al camino con
una tazza di cioccolata calda, il cellulare, il portafogli, i fazzolettini di
carta, gli occhiali da sole.
Insomma. L'indispensabile. Non capisco perchè a Tipo sia
caduta la mascella appena è passato a prendermi. Forse perchè sono bellissima?
Iena
Ma grande Ienaaaaaaaaaaaaaaa! sei il mio orgoglio :-) Da ora in poi sarai invasa di miei commenti!! (e ti pentirai amaramente di averlo fatto!)
RispondiEliminaGrazie a te! Invadi pure tutto quello che vuoi..
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