sabato 23 marzo 2013

il sale fa male


Io, Lalu e la sorella di Lalu, ci siamo iscritte ad un corso di cucina salutista.
Perchè noi sappiamo che vivere bene è mangiare bene. Perchè prevenire è meglio che curare. Perchè una sana alimentazione è importante. Perchè il corso è gratis e non bisogna mai perdere l'occasione di scroccare un pranzo.
Piatto n. 1: prendete delle gallette di riso. Spalmateci sopra questa salsina color cacca di uccello, insapore e con un retrogusto di niente. Fine
Lalu: "Oh, a me è piaciuta. Devo comprare le gallette di riso!"
Piatto n. 2: Preparate una brodaglia con la farina di mais e l'acqua. Scaldatele in olio di sesamo e fate delle focaccine. Fine
Lalu: "Non sono male vero?"
Finite le ricette (si solo due. Già mi ci vedo a preparare questa gustosa cenetta a Tipo. E' la volta buona che mi scarica), è partito il cazziatone della nostra abilissima chef salutista.
Cibi che fanno male: tutti. Niente sale. Niente zucchero. La carne rossa è nociva. Il pesce è inquinato. Se ti avvicini a una fetta di salame andrai all'inferno. Niente cibi confezionati. Niente cibi congelati. Niente alcol. Niente fumo. Niente vita sedentaria. L'importante è non esagerare. Anche gli alimenti che fanno bene vanno presi con morigeratezza. Ho visto gente rovinata dalla Curcuma.  Ecco i segreti per una vita in salute. Infelice, depressa, con la voglia di tagliarsi le vene, ma in salute.
Cibi che si possono mangiare: alcuni legume ma non tutti e non ho capito quali. Sono fottuta vero? E le verdure. Ma solo quelle di stagione e a km zero. Praticamente bisogna avere l'orto. Si, sono  decisamente fottuta.
Ho resistito tutto il corso con lo stomaco che brontolava, stavo letteralmente svenendo dalla fame.
Lalu: "Ragazze, è stato interessantissimo vero? Ora cosa facciamo? Mangiamo da Mc Donald?"
Iena
PS. Si, ci siamo andate.

venerdì 22 marzo 2013

Clienti Dementi - l'ing. Finezza

- Iena: "Mi può fare lo spelling per favore?"
- C.D. "Cioè?"
- Iena: "Dettarmi una lettera alla volta.. tipo, G di Genova.."
- C.D.:"Aaahhh.... allora... A... A... A.. di.. ehm... A di.. A di Asino come me"
 
 
- C.D.: "ho cambiato la sede dell'ufficio, un tre mesi fa. Forse dovevo dirtelo prima"
- Iena: "Eh si, avrei dovuto inviare la variazione entro trenta giorni. La faccio ora, in ritardo"
- C.D.: "Cosa succede a presentarla in ritardo?"
- Iena: "Potrebbero sanzionarla. Anche se, sinceramente, mi è già capitato di farla in ritardo e di sanzioni non ne sono arrivate"
- C.D.: "Ah bè, allora mi tocco un po' le balle così magari non mi arrivano."
 
Iena
 
 

lunedì 18 marzo 2013

In mojito veritas

Lalu: "Quando vado a fare la ceretta là sotto, mi faccio strappare tutto, ma proprio tutto. Tranne per un ciuffetto che amo definire il baffetto di Hitler"
 
Iena: "Questa la devo assolutamente scrivere sul blog"
 
Iena

sabato 16 marzo 2013

Logica materna

 

MammaIena: "Ricapitolando: due anni fa in Grecia sei finita all'ospedale con gli attacchi di panico, l'anno scorso in Svezia non riuscivi camminare causa problema imbarazzante, la settimana bianca è andata come è andata.... ma tu? devi proprio andare in vacanza?"
 
Iena: "Ecco. Ora sono proprio triste. Grazie."
 
Iena

venerdì 15 marzo 2013

Dal dottore

Al quarto giorno di febbre alta e tosse, mamma mi spedisce dal dottore. No io non ci voglio andare. No tu ci vai o ti ci porto io appesa per le orecchie. Classica conversazione che si ripete da trentacinque venticinque anni in casa mia.
Che ci vado a fare? Tanto so già cosa mi dirà: tachipirina e a letto.
 
La sala d'attesa è il solito minestrone di gente ai limiti del paranormale e germi che si propagano. Già io non sono nel massimo della forma, ci manca solo di venire a contatto con il bacillo della peste bubbonica e sono a posto.
C'è il tipo anziano, ma gggiovane dentro, con il cellulare che squilla ogni due minuti (suoneria "bad romance" della gaga). Sopprimetelo.
C'è la sciura che non si ricorda il nome del farmaco che prende per (testuale) non pisciarsi addosso. Sopprimetela.
C'è l'altra sciura con il culo grosso come il Trentino Alto Adige che ruba le caramelle dalla scrivania dell'infermiera. Tesoro, sei delicata come un'elefante, ti abbiamo sgamato tutti a prenderle. Che magari, se ne mangiassi di meno non avresti quel posteriore. Sopprimetela.
C'è il vecchino che appena entrato si incanta a guardare la parete ed esclama: "non ho mai visto un orologio sul muro più bello di questo!". Ehm.... soppr.. no dai, questo mi ha fatto tenerezza. Ma diobon, se mi dai dieci euro te lo appendo a casa.
 
Me ne sto nel mio angolino, seduta sulla sedia, sperando che non si accorgano di me, sperando che nessuno mi rivolga la parola. Sono pronta a spalmarmi addosso carcasse putrefatte come nella prima puntata di The Walking Dead pur di fuggire.
 
Finalmente è il mio turno. Si tolga il maglione, respiri profondamente con la bocca, controlliamo la gola, aaaaaahhhhhhh, le orecchie.
E' influenza. Non esca dal letto e prenda la tachipirina ogni volta che supera i 38. Grazie e arrivederci.
 
Iena

mercoledì 13 marzo 2013

Due Cuori e una capanna - ep. 4


Vorrei raccontarvi della vacanza perfetta. Della settimana bianca romantica e divertente passata con Tipo. Di come ho ritrovato il coraggio di riprendere a sciare. Di quanto sia stata bella la giornata in motoslitta. Di quel pomeriggio che ha nevicato e lo abbiamo passato davanti al camino a fare i pastrugni che non si possono dire.
Vorrei davvero raccontarvele.
Invece la mia vacanza si può riassumere così: io a letto con la febbre alta. Tachipirina. Tosse. Sciroppo. Febbre. Tosse. Sciroppo. Tachipirina. Tipo che dorme in un altra stanza. Tosse. Sciroppo. Febbre alta. Doppia tachipirina. Io che sudo. Io che ho freddo. I capelli sempre più unti. Il naso che gocciola. La voce da trans. Febbre. Tosse. Tachipirina. Sciroppo. Occhiaie. Alito fetido. Faccia verde. Febbre alta. Tachipirina.
Cucciolo, volevi tanto vedermi "nature".... attento a quello che desideri la prossima volta.
Siamo tornati a casa in anticipo. Tipo mi ha scaricato alle amorevoli cure di mamma. La quale, appena mi ha visto ha tirato fuori il miglior "TE L'AVEVO DETTO IO di coprirti bene MA TU NON MI ASCOLTI MAI!!!"
The end
Iena

lunedì 11 marzo 2013

Due Cuori e una capanna - ep. 3


Primo giorno intero di vacanza. Mi alzo quasi presto. E il mio stomaco è completamente chiuso. Non faccio colazione, e non è da me, io di solito ingurgito caffè e biscotti come se non ci fosse domani (bè lo sanno tutti che è il pasto più importante della giornata. E che le calorie mangiate a colazione sono quelle che vengono completamente bruciate). Sarà l'emozione.

Decidiamo per una passeggiata tra i boschi. Oggi non me la sento di sciare. Non so quanto camminiamo. So solo che ho iniziato quasi subito a lamentarmi e non ho più smesso. Mal di gambe. Stanchezza. Caldo. Freddo. Non ce la faccio più. A un certo punto mi metto anche a piangere, anzi a frignare come una bambina. Tipo che mi sprona a continuare, io che faccio i capricci. Mi vedo dall'esterno e mi prendo a calci nel culo da sola. Ma come? Ma che sto facendo? Ma perchè mi comporto da pirla? Non so come, arriviamo ad un ristoro per sciatori. Non voglio mangiare. Tipo mi obbliga. Non ho fatto colazione, ho camminato tanto, è per quello che sto male. Io continuo con i miei capricci. Sono a pezzi. Alla fine mangio mezzo panino e bevo del Gatorade. Il sole è caldo, la gente si spoglia e si abbronza. Io ho freddo. Tipo mi da la sua giaccavento. Mi odio. Sto rovinando tutto. Non so perchè.

Riprendiamo la camminata. Mi sento meglio. Forse il cibo, forse sono tornata normale. Ci divertiamo, ci tuffiamo nella neve fresca, facciamo foto idiote, il pomeriggio passa veloce. Mano nella mano riprendiamo la strada del ritorno. Questo è essere felici.

 Ci fermiamo a bere una cioccolata calda. Appena ci sediamo arriva un'ondata di stanchezza. Mi fanno male le ossa. Ho freddo.

Iena: "Cucciolo..... ho paura a dirlo ma...... credo di avere la febbre"

Tipo: " Ma no dai, sarai solo stanca"

39 e mezzo.
Iena

sabato 9 marzo 2013

Due Cuori e una capanna - ep. 2


Siamo partiti domenica mattina. A che ora? Boh non lo so, quando mi sveglio mi sveglio. Ecco già mi piace. Questo vuol dire essere in sintonia. Viaggio piacevole. AC/DC in sottofondo. Il panorama che adagio adagio da cittadino campagnolo si fa sempre più innevato. Pranzo leggero a metà viaggio (pizzoccheri). Non ho nemmeno vomitato. Finalmente si arriva.
Due cuori e una capanna/casetta/baita. Di legno. Con il camino. Sperduta in un paesino sperduto. Fuori la neve e un sole meraviglioso. Scarichiamo le valigie (si me le sono portate fino in casa da sola, su al terzo piano, per dimostrare che non erano pesanti.. e poi dai, solo quattro, che ci vuole?) e via a fare un giro, resistendo ad ogni tentazione di pastrugnamento, che tanto per quello c'è tempo, e un sole così non ce lo possiamo perdere. Visita al lago ghiacciato, camminata sulla neve, tante fotografie, cena tipica con carne e polenta e fiumi di vino rosso in una baita, a lume di candela,  con la stufa accesa... e un cordiale dito medio a Julia Roberts: si certe cose capitano anche me, stronza!
Poi ancora un'ultima bevuta in un pub e via a casa, al caldo, sotto le coperte e.... ronf ronf ronf (ma chissene, tanto per pastrugnare c'è sempre tempo).
Iena

giovedì 7 marzo 2013

Due Cuori e una capanna - ep. 1

Ebbene si, alla fine io e Tipo ci siamo decisi: andiamo in vacanza. Insieme. Per la prima volta.
Una svolta epocale, degnamente festeggiata con le amiche davanti ad una tazza di caffè al ginseng grande (the Big Gin). Amiche dispensatrici di utili consigli. Porta tanta biancheria sexy. Ma in montagna fa freddo. Non fa niente tu portala. Niente cappellino viola con il pon pon. Ma a me piace tanto. Scordatelo.  Brucialo. Buttalo via. Piuttosto muori di freddo. Ok.
E così siamo partiti. Nonostante tutto. Nonostante il lavoro da organizzare, gli appuntamenti da spostare, i clienti da sfanculare (non ci sono per una settimana, puoi vivere anche senza di me lo sai vero? sono solo sette giorni sette, cazzo), le ritrosie di lui (ah ma vieni davvero? ahahah, che simpatico burlone, certo che vengo, ormai mi hai invitato, mo' so' cazzi tui..), il pessimismo di mamma (stai attenta alle valanghe. certo mamma, appena ne vedo una mi sposto. Non tornare incinta. Non ti preoccupare mamma, in questi giorni non sto ovulando. Cretinetta).
Bagaglio leggero mi raccomando. E' stata dura, ma alla fine mi sono trattenuta. Solo quattro borse dai. Meno di così non potevo.
Borsa n.1: gli scarponi. I miei, quelli lilla metallizzato. L'ultima volta che li ho messi, quindici anni fa, mi sono spappolata una gamba sulle piste da sci. Hanno messo più chiodi a me che a Robocop. Da allora non ho più praticato. E probabilmente nemmeno stavolta avrò il coraggio di ricominciare. Ma metti che mi viene voglia? Che faccio? Noleggio gli scarponi? Infilo i miei piedini delicati in anfratti puzzolenti usati da chissà quale fetido essere? Giammai.
Borsa n. 2: Tutto quello che serve per affrontare la montagna. Pantaloni da neve fuxia e giacca a vento verde con inserti fuxia (ehm, scusate, ma io quello ho. L'ultima volta che li ho usati, per i motivi sopra citati, eravamo negli anni novanta, andavo all'università. E se fate due calcoli capirete che quando dico di avere 25 anni.. bè forse sono 26...). Doposci di mio nipote bradipo, di quando era piccolo, e aveva il 36. Ora che è un 16 brufoloso ha "pinne" come numero di piede. Scarpe da trekking di babbo. Che lui invece i piedi li aveva piccoli. E io con due paia di calzettoni pesanti posso tranquillamente usarli (anche se a volte mi sento un po' Pippo, soprattutto quando inciampo). Guanti. Sciarpa (ah no, quella l'ho dimenticata, fa niente, posso farne a meno). Fascia per le orecchie del cognato. Nera con decori fluo. Direttamente dagli anni '80 stavolta. Non mi faccio mancare niente io.
Borsa n. 3: I vestiti normali. La biancheria (si anche quella sexy). Il phon. La piastra. Anche se Tipo ha confessato di volermi vedere "nature"... ahahah, proprio un burlone, già mi ha visto con gli occhiali, ora non esageriamo eh?. E tutto il resto di assolutamente indispensabile. Trucchi. Olio Vea. Venti pacchi di assorbenti (eh già), crema solare, farmaci, salviette, pigiama, spazzolino, dentifricio. Infilato dentro tutto a caso. Per poco non mi porto via anche un gatto.
Borsa n. 4: Lo zaino. Comprato in prima superiore. Ancora anni '90. Perchè lo zaino ci vuole sempre. Con dentro la reflex, un po' di libri da leggere davanti al camino con una tazza di cioccolata calda, il cellulare, il portafogli, i fazzolettini di carta, gli occhiali da sole.
Insomma. L'indispensabile. Non capisco perchè a Tipo sia caduta la mascella appena è passato a prendermi. Forse perchè sono bellissima?
 
Iena
 

Aria nuova

Su consiglio della mia amichetta, quella che una volta vomitava in macchina, ho deciso di spostarmi.

Una volta ero là: http://laienaridens.ilcannocchiale.it

Ora sono qui.

E ora tutti in coro: "Benvenuta Iena"

Grazie grazie troppo gentili, così mi fate commuovere.

Iena