mercoledì 17 dicembre 2014

Ultime notizie dalla famiglia

Dicono che stia arrivando il Natale. Dicono.
Non ho ancora avuto tempo di accorgermene.
L’unico indizio è stato un albero addobbato nell’entrata di casa mia, in mezzo ai piedi, che già di spazio ce n’è poco, ribattezzato “la sala giochi felina”.
La colpa è ovviamente del lavoro.
Quando non scrivo sul blog è sempre colpa del lavoro.
Orari assurdi, clienti dementi, pratiche da finire per ieri, le scadenze cazzo, ci mancava pure la Tasi, “ma io ho già pagato il bollettino postale” “no signora, quella è la taRi, non la taSi, non si confonda” “ma io non capisco più niente” “eh la capisco che non capisce, qui non ci capisce più niente nessuno”.
Nel mezzo di tutto ciò:
-      Mi è venuto un bell’ascesso in bocca, tipo pallina da ping pong e conseguente alito pestilenziale.
-      Mi dovranno togliere un dente, che se lo metto sotto il cuscino spero di trovarci qualcosa di Tiffany (piccola Iena non smettere mai di sognare e illuderti).
-      Tipo si è svenato per comprarmi il regalo, io sono ancora in alto mare.
-      Cosa sarà il mio regalo?
-      “Il vero significato del natale non è nei regali” tuona mamma Iena ogni 5 secondi… ma mollami!
-      Sono stata ad un convegno su come conciliare la gravidanza con al vita professionale. La noia. Alla pausa caffè sono andata a vedere le vetrine dei negozi e non sono più rientrata.
-      Non sono gravida, ci sono andata solo per avere i crediti formativi.
-      Non sono più andata in piscina. Sensi di colpa, dove siete?
-      Andrò sicuramente durante le ferie di fine anno, si si credici…
-      Essendo per un ottavo bergamasca mi sono comprata e auto regalata una borsa per santa Lucia. Mi sono messa il regalo sul tavolo, la mattina appena sveglia l’ho trovato, ho fatto la faccia sorpresa, mi sono ringraziata e abbracciata. E’ importante volersi bene.


martedì 2 dicembre 2014

Non mi succede mai niente, non so mai cosa scrivere..

Cena di Natale con le amiche universitarie. Mi offro di fare da taxista dal momento che sono quella che abita più lontano e tutte stanno sulla strada verso la casa di quella che ci ospita. Ho attraversato tre province. Preso la BreBeMi. Mi sono persa quattro volte ma alla fine ce l’ho fatta.
Piacevole serata fatta di ricordi e orribili vecchie foto. Lasagne. Torta al cioccolato. Vino a volontà che non bevo per ovvi motivi. Queste ragazze le conosco dal 1997, mi fa sempre effetto pensare a come eravamo allora e come siamo cambiate oggi, a dove ci ha portato la vita (a Brescia a quanto pare!).
Al ritorno stessa scena. Porta a casa una, prendi la BreBeMi, esci a Bergamo, porta a casa l’altra e via con la terza verso casa.
Una di notte di una domenica qualunque. Nessuno in strada. Paletta. Lampeggianti. Noooooooo.

Police man: “Patente e libretto per favore. Ha bevuto?”

Iena: “Assolutamente no. Però ho mangiato le pesche al Grand Marnier..”

Police man: “Mmmmm, (ride) pesche eh? Allora dobbiamo fare il test. Soffi qui.”

E inizio a ridere, e ridere, e ridere, con i lacrimoni, tentando di soffiare, mi parte uno sputacchio, il mio fiato non riesce a centrare il buco, rido ancora più forte, “giuro non ho bevuto”, la mia amica inizia a ridere anche lei a crepapelle, “no che figura da cioccolataia” e rido e rido e rido, il mascara che cola. Il police man mi guarda allibito, tenta di spiegarmi come si fa a soffiare ma ride un po’ anche lui.
Alla fine mi riprendo un attimo, mi concentro e soffio.
Negativo.
Ci lasciano andare.

E portiamoci a casa anche questa figura di merda.


Iena

lunedì 24 novembre 2014

L'incommensurabile amore fraterno

Il bello di avere una sorella maggiore è che lei ha fatto tutto prima di te. Può rispondere a qualunque domanda perché lei c’è già passata.
E parlo di problemi fondamentali per la vita di una ragazza.
Come si fa a limonare duro? 
Come si fa a non farsi sgamare dal babbo la puzza di sigaretta? 
La ceretta alle braccia fa crescere la foresta amazzonica?

Questo in teoria dovrebbe essere l’iter normale. Poi ogni tanto capitano sorelle come la mia, che se hai un problema o un dubbio, lo peggiorano.

Iena: “Sister, ho una sensazione strana alla pancia, tipo di ovaie oppresse. Sarò mica gravida?”

Sister: “Smettila di farmi sempre domande del cazzo”

Iena: “No dai, è importante. Non sentivi la pancia strana quando eri gravida? Io la sento strana, cosa può essere??”


Sister: “Diarrea”

martedì 18 novembre 2014

La piccola Iena di campagna va in città

Armata di ombrellino, cartina, giacca col cappuccio, biglietto della metro e biglietto del tram (che emozione, il tram!).
Ed eccomi a Milano, per sistemare una pratica in un ufficio pubblico, uno di quelli immensi, un labirinto di corridoi e stanze numerate a caso che sai quando entri ma non sai se ne uscirai mai.
Tranquillizzo subito i miei due lettori: sono qui a scrivere, quindi vuol dire che ne sono uscita.
Mi presento allo sportellino informazioni con la mail dell’appuntamento: “Buongiorno, devo andare allo sportello 17/bis”
Omino delle informazioni: “Lo vedi quel corridoio? Ecco, lo imbocchi, poi vai a destra poi c’è una macchinetta del caffè. Dopo il caffè trovi la stanza 17/bis”
Iena: “Facilissimo”
Cammina cammina cammina, di corridoio ce ne sono tre, piglio quello in mezzo, cammina cammina cammina… stanza 105, stanza 1327, stanza 10 ter, ufficio A/B/C/D, gente che corre, gente che parla, fuori la tempesta.. macchinette del caffè a mazzi… boh?
Torno dall’omino delle informazioni.
Iena: “scusi non ho mica capito..”
Omino: “Se non muoio oggi, vivrò per sempre” (anche questa non l’ho capita). Mi piglia per un orecchio e mi trascina all’inizio di un corridoio. “Lo vedi quella macchinetta del caffè? Ecco, la stanza subito dopo è la TUA!”
Caffè. Stanza subito dopo. Facilissimo.
Mi avvicino alla porta totalmente anonima. L’unica in tutto l’edificio senza numerino sopra. Busso. Niente. Tento di aprire. Chiusa. Aspetto.
Aspetto. Aspetto. Aspetto.
Arriva una tipa con la chiave e apre. Mi avvento su di lei.
Iena: “Scusi scusi scusi, io ho un appuntamento alle 11 in questa stanza, sa dirmi quando arriva il funzionario?”
Tipa: “E’ proprio sicura che sia questa la stanza?”
Iena: “Ceeerrrttooo, me l’ha indicata l’omino delle informazioni!”
Tipa: “Guardi che questo è il bagno dei dipendenti”


venerdì 14 novembre 2014

Stile Iena

Sempre per la storia che mi piacciono gli elenchi (che non riesco ad allineare ma vabbè):
20 cose che ho capito / imparato / fatto andando a nuotare.

1.     Non bisogna partire in quarta.
2.         Mi sono imposta un ritmo lento ma continuato.
3.        Il mio record è di 26 vasche, alias 650 mt, con micro pause per girarmi.
4.         Ma come si fa a girarsi con la capriola?
5.     Io arrivo in fondo, ciocco la testa contro il muro e mi giro.
6.  Mi sono imposta di andare almeno due volte a settimana.
7.         Una la domenica. Una il mercoledì in pausa pranzo.
8.     Per fortuna ho la mamma ancora viva (vedi punto 14) che mi prepara il panino da mangiare in ufficio.
9.         Odio mettere la testa sott’acqua, mi manca l’aria.
10.      Forse in una vita passata sono morta annegata.
11.   Meno male che qualcuno di intelligente ha inventato il dorso.
12.      Ho seri problemi ad andare dritta.
13.      Fortuna non devo dividere la corsia con qualcuno o lo investo.
14.    Vi avevo mai raccontato di quella volta che facendo la retro senza guardare ho tirato sotto mia mamma?
15.      Trovata spiaccicata sul lunotto posteriore.
   Riderissimo.
16.      Mi sono comprata gli occhialini e le lenti a contatto usa e getta.
17.      Signore, io vedo. Miracolo!
18.   Nonostante la cuffia in silicone che mi comprime tutti i neuroni mi si bagnano lo stesso i capelli.
19.      Non usare il phon perché si è in ritardo ed andare al lavoro con i capelli bagnati non è una buona idea.
20.      Ho mal di gola.

mercoledì 12 novembre 2014

Ok, questa volta ha ragione lui...

Iena: “mettere la tovaglia sul tavolo NON è apparecchiare”


Tipo: “a volte sei proprio noiosa..”

lunedì 10 novembre 2014

Preso l'impegno, trovata la scusa

“domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina,in piscina, domani vado in piscina..”


Mi è venuto il ciclo, ho i crampi, sto malissimo: EVVIVA!!!!!!

sabato 8 novembre 2014

La Iena consiglia: 50 sfumature di grigio - il musical

Regalo di compleanno di LaLu.
Ammetto di essere partita prevenuta.
Il libro è, come direbbe un fine recensore, una cagata pazzesca. La storia scontata di lui ricco e figo, di lei ingenua dolce vergine e figa che non sa di esserlo, un po’ di sesso coi frustini e il trionfo dell’ammmmore. La  noia. Scritto malissimo, con aggettivi a caso e ripetitivo. Ho letto il primo (come tutte! Pecoroneee). Il secondo piantato a metà e finito coperto di polvere in qualche angolo della casa.
E ci fanno pure un musical? E mi regalano i biglietti? Ma che ho fatto di male??

E invece…

Non avevo capito che lo spettacolo è una parodia. E quando c’è da perculare qualcuno, ehi! io sono in prima fila.
Artisti bravissimi, Mr. Grey sfigato e col parrucchino e Anastasia bonza, voci pazzesche, brani (in italiano) pieni di doppi sensi, allusioni, qualche parolaccia… Sono riusciti a spiazzarmi. Anche perché io il musical l’ho sempre associato a roba tipo Cats (che adoro, sia chiaro).
Sentir cantare di vagine e palline ben wa (googlatelo donne, googlatelo) e fellatio.. bè non me l’aspettavo proprio!
Mi sono capottata dal ridere dall’inizio alla fine!

sito ufficiale:

Andate a vederlo, con le amiche mi raccomando!


Iena

giovedì 6 novembre 2014

Piccole casalingue disperate crescono / 2


Iena: “Amoreeeeee, sto per far partire la lavatrice, hai qualcosa da lavare???”


Tipo: “Noooooooo, ti ho già dato tutto”


(noi si urla sempre come se vivessimo un attico da quattrocentometriquadrati)


Apri l’acqua, accendi la lavatrice, normale 40°, anticalcare sul fondo del cestello, butta dentro i panni, ace gentile sopra, detersivo nello sportellino 1, ammorbidente nello sportellino 2, tutti prodotti eco/bio che lavano un cazzo ma almeno non facciamo schiattare troppi pesci, chiudi lo sportello, schiaccia ON.

Tipo: “ah, ma non ti ho dato le mutande, e pantaloncini del calcetto, e la maglietta super sudata e puzzosissima e.. ecc. ecc. ecc.”

martedì 4 novembre 2014

Considerazioni sparse sul fatto che ho sempre delle pessime idee


Avete presente quando ho detto di aver finalmente accettato la mia nuova fisicità e la palla di ciccia di cinque kg che si è depositata sulla pancia? Mentivo.


Se a questo ci aggiungiamo il fatto che:
1. toglietemi tutto ma non i carboidrati
2. se sono felice mangio
3. in questo periodo sono molto felice
4. ho mal di schiena  e non posso andare a correre
5. il fisioterapista continua a dirmi che se non mi muovo un po' finirò  mummificata

L’unica e ovvia soluzione ai miei problemi è una sola: il nuoto.
  

Ed è così che la piccola Iena è partita senza paura alla scoperta della piscina del paesello, con in testa l’immagine di se stessa che percorre vasche su vasche fino ad avere un corpo tonico e sodo che Pellegrini spostati.


In fondo alle elementari ho fatto ben quattro anni di corso. So nuotare benissimo. Conosco la tecnica. La respirazione. I movimenti corretti da fare. Cosa mai mi potrà fermare?? Il fatto che l’ultima volta che ho messo piede in una piscina è stato alle elementari. 20 anni fa, se non di più (mi dico dalla regia).


Eh no, spaparanzarsi su un lettino gonfiabile in una piscina di un hotel non vale.


A metà della prima vasca ho iniziato a rantolare, alla fine della prima vasca sono stramazzata in acqua. Completamente senza fiato. Dolori in ogni dove. Crampi. Dopo mezz’ora di riposo ho provato a farne un'altra. Con il materassino. La terza a dorso per poter almeno respirare e non usare le braccia.

Nelle corsie laterali ovviamente campioni olimpici che non si sono fermati due secondi e che mi mandavano occhiate sprezzanti tra una bracciata e l’altra (così credo, ero senza lenti a contatto).

Alla fine ho dato per otto vasche. Se qualcuno vede un polmone galleggiare, è il mio.
 


Ma chi me la fatto fare?

E soprattutto, pessima idea nella pessima idea: perché prima di entrare, al posto del biglietto singolo, mi sono fatta l’abbonamento trimestrale??

lunedì 3 novembre 2014

Piccole casalingue disperate crescono


Tipo: “si va bè, che lamentosa che sei, ieri sera ti ho anche aiutato a sparecchiare”

 

Iena: “amore, mettere l’acqua in frigo NON è sparecchiare!”

martedì 28 ottobre 2014

La madre dei clienti dementi dovrebbe prendere la pillola

Cliente demente: “Si sposa la mia segretaria”

Iena: “Bene, auguri” (e chissenefrega)

Cliente demente: “No sai, ho pensato, che come regalo per il suo matrimonio potrei darle il suo TFR”


...sei un genio....

Iena

venerdì 24 ottobre 2014

La madre dei clienti dementi è sempre gravida

- Cliente che telefona per avere un documento via mail. Glielo mando. Mi risponde: "Grazie! Ah, La avviso che mio padre è morto".... ma se ci siamo sentiti prima per telefono... non poteva dirmelo??? Anche il padre è mio cliente!

- Cliente che lavora per una società indiana. Mi manda via mail un file di 85 pagine, scritto per metà in inglese per metà in indiano, sulla tassazione dei redditi in India. Vuole delle spiegazioni. Anche io..

- Cliente con una disabilità che vuole comprare un ferro da stiro con IVA agevolata prevista per gli ausili informatici che aiutano i disabili... un ferro da stiro?????


Iena

mercoledì 22 ottobre 2014

L'importante è sentirsi dire quello che si vuole sentirsi dire


Fisioterapista: “Sei troppo giovane per avere una schiena così conciata..”

Iena: “Hai detto che sono giovane!”

 

 

Tipo Wow: “In questa famiglia sono l’unica persona intelligente”

Iena: “Hai detto che siamo una famiglia!”
 
 
 
Iena

 

lunedì 20 ottobre 2014

I viaggi di LaLu (special guest: Iena Ridens) - Trieste


Ebbene sì, questa volta siamo andate via insieme, con i rispettivi fidanzati / martiri votati alla sopportazione (ma la cosa è reciproca). E quindi per una volta il post lo scrivo io (anche se è uno sbatty, come dice mio nipote teen).

 

L’occasione: la Barcolana. 15 giorni di regate / manifestazioni / bancarelle e stand pieni di cosine buone da mangiare / acquistare. Noi ci siamo andati per il fine settimana conclusivo, quello con la “regata più affollata d’Europa”. Da vedere. E ve lo dice una che di barche a vela non capisce una beata fava e manco ci è mai salita.

Il giorno che sarò ricca (si, ma quando?) comprerò una barca a vela.
 

 

Alloggio: siamo andati in un B&B. Ci siamo trovati benissimo. Proprietari cordiali, colazioni infinite, camere comode e pulite, vicinissimi al centro. Prezzo: gratis (nel senso che ha offerto il fidanzato, come regalo di compleanno). (Grazie tesoro, sei il migliore).

 

Cibo: Bancarella in riva al mare, con cartoccio di pesce fritto e calice di bianco, a sei euri, io ti ho amato. Tanto. Cozze alla scotadeo al Foraperfora. Tartine di pesce e polenta e baccalà al Salumare. Inutili tentativi di prenotazione al Nero di Seppia, sarà per la prossima volta. Buffet da Pepi e il suo piattone di lessi con i crauti da leccarsi i baffi (locale storico, un po’ caro ma ne vale la pena). Panini caldi con il prosciutto in ogni dove. L’antica pasticceria La Bomboniera. Entri magro. Esci grasso e felice. Il caffè lo chiamano “nero”.

 

Da vedere: Piazza Unità d’Italia, la fortezza e la cattedrale di san Giusto, la zona vecchia, il porto, la risiera di san Sabba (fa male al cuore), il centro con tutta la zona pedonale in mezzo a palazzi meravigliosi. Da girare rigorosamente a piedi. E ovviamente il castello di Miramare. Nido d’amore che l’arciduca Massimiliano d’Asburgo regalò alla moglie Carlotta, principessa del Belgio. Lui morì assassinato prima di andare ad abitarci. Lei morì pazza per il dolore.

Aspetto la versione della Disney che forse è meglio…

 



Robe varie:

 

-        Elisa (quella che canta) che durante il concerto di uno mai sentito si presenta per un duetto. I commenti: “poteva evitare di venire in pigiama”, "poteva anche imparare il testo"... io non capisco questa gente maligna sempre a criticare... ehm...

-       Se vai in vacanza con LaLu e fidanzato, ti chiederanno di far loro una foto mentre saltano.

-       Il vip all’improvviso: il capitano della squadra italiana di rugby (chi???) che per noi femmine è quello che presenta “giardini da incubo” (aaaaahhh). "Foto foto ti prego facciamo una foto dai dai dai!"

-       Trieste è piena di motorini.

-       Siamo giunti alla conclusione che con la Bora è meglio non andare in bicicletta. “Se vai controvento fai la cyclette”.

-        I crauti non sono facilmente digeribili.

-       LaLu chiede informazioni inutili a chiunque. Gente che si diverte con poco.

-       Rincorrere un autobus con il mal di schiena non è bello.

-        La Barcolana si vede meglio dal faro.

-       LaLu vestita trendy per non uscire male in foto. Io vestita alla cazzo di cane, così da sfigurare meglio di fianco a lei. Ma ci vogliamo bene lo stesso.

-       Se regali una polo al fidanzato, lui si sbrodolerà addosso il sughetto delle cozze.

-       Uomini incantanti davanti qualunque tipo di automezzo.

-       Donne incantante davanti qualunque tipo di vetrina.

-       L’apoteosi dei luoghi comuni concentrati in due coppie.

 

Il consiglio: MAI e ripeto MAI mettere l’unico mazzo di chiavi di casa nel cassettino della scrivania del B&B e lasciarlo lì.

 

 

venerdì 17 ottobre 2014

Come la peperonata di mia madre: a volte ritornano...



E' passato quasi un anno dall'ultima volta che ho scritto.

Se fosse passato un anno intero avrei pensato di essere particolarmente pigra.

Quasi 365 giorni. Di cose ne sono successe parecchie.

La gioia di chi, come me, ha la fissa degli elenchi.

Ordunque: COSE CHE SONO SUCCESSE IN QUESTO ANNO DI ASSENZA DAL BLOG

1. L'ammore ha trionfato, e io e Tipo Wow (sempre lui) siamo in procinto di andare a convivere.

2. "In procinto" tradotto in italiano significa che abbiamo preso una casa da ristrutturare e salcazzo quando sarà pronta. Ma non importa, solo l'idea mi elettrizza.

3. I miei problemi con la bilancia si sono risolti. Nel senso che mi sono rassegnata ai quei cinque kg in più finiti tutti sulla pancia. Non faccio più finta di andare a correre, non mi programmo sessioni di addominali sull'agenda che non farò mai, non tengo più il diaframma contratto 24 ore su 24. Bonza e felice.

4. Se mangio particolarmente tanto sembro gravida.

5. Tipo Wow ha preso la moto, ci facciamo tanti giretti e io ho la schiena rotta. Per la gioia del mio chiropratico che quest'anno a Natale farà un bel regalo a sua moglie. Prego, figurati.

6. I gatti stanno bene.

7. Lavoro la solita merda.

8. Famiglia come al solito.

9. Gli amici mi sopportano come sempre

10.Devo andare dal dentista. Ciao
 

Iena