lunedì 24 novembre 2014

L'incommensurabile amore fraterno

Il bello di avere una sorella maggiore è che lei ha fatto tutto prima di te. Può rispondere a qualunque domanda perché lei c’è già passata.
E parlo di problemi fondamentali per la vita di una ragazza.
Come si fa a limonare duro? 
Come si fa a non farsi sgamare dal babbo la puzza di sigaretta? 
La ceretta alle braccia fa crescere la foresta amazzonica?

Questo in teoria dovrebbe essere l’iter normale. Poi ogni tanto capitano sorelle come la mia, che se hai un problema o un dubbio, lo peggiorano.

Iena: “Sister, ho una sensazione strana alla pancia, tipo di ovaie oppresse. Sarò mica gravida?”

Sister: “Smettila di farmi sempre domande del cazzo”

Iena: “No dai, è importante. Non sentivi la pancia strana quando eri gravida? Io la sento strana, cosa può essere??”


Sister: “Diarrea”

martedì 18 novembre 2014

La piccola Iena di campagna va in città

Armata di ombrellino, cartina, giacca col cappuccio, biglietto della metro e biglietto del tram (che emozione, il tram!).
Ed eccomi a Milano, per sistemare una pratica in un ufficio pubblico, uno di quelli immensi, un labirinto di corridoi e stanze numerate a caso che sai quando entri ma non sai se ne uscirai mai.
Tranquillizzo subito i miei due lettori: sono qui a scrivere, quindi vuol dire che ne sono uscita.
Mi presento allo sportellino informazioni con la mail dell’appuntamento: “Buongiorno, devo andare allo sportello 17/bis”
Omino delle informazioni: “Lo vedi quel corridoio? Ecco, lo imbocchi, poi vai a destra poi c’è una macchinetta del caffè. Dopo il caffè trovi la stanza 17/bis”
Iena: “Facilissimo”
Cammina cammina cammina, di corridoio ce ne sono tre, piglio quello in mezzo, cammina cammina cammina… stanza 105, stanza 1327, stanza 10 ter, ufficio A/B/C/D, gente che corre, gente che parla, fuori la tempesta.. macchinette del caffè a mazzi… boh?
Torno dall’omino delle informazioni.
Iena: “scusi non ho mica capito..”
Omino: “Se non muoio oggi, vivrò per sempre” (anche questa non l’ho capita). Mi piglia per un orecchio e mi trascina all’inizio di un corridoio. “Lo vedi quella macchinetta del caffè? Ecco, la stanza subito dopo è la TUA!”
Caffè. Stanza subito dopo. Facilissimo.
Mi avvicino alla porta totalmente anonima. L’unica in tutto l’edificio senza numerino sopra. Busso. Niente. Tento di aprire. Chiusa. Aspetto.
Aspetto. Aspetto. Aspetto.
Arriva una tipa con la chiave e apre. Mi avvento su di lei.
Iena: “Scusi scusi scusi, io ho un appuntamento alle 11 in questa stanza, sa dirmi quando arriva il funzionario?”
Tipa: “E’ proprio sicura che sia questa la stanza?”
Iena: “Ceeerrrttooo, me l’ha indicata l’omino delle informazioni!”
Tipa: “Guardi che questo è il bagno dei dipendenti”


venerdì 14 novembre 2014

Stile Iena

Sempre per la storia che mi piacciono gli elenchi (che non riesco ad allineare ma vabbè):
20 cose che ho capito / imparato / fatto andando a nuotare.

1.     Non bisogna partire in quarta.
2.         Mi sono imposta un ritmo lento ma continuato.
3.        Il mio record è di 26 vasche, alias 650 mt, con micro pause per girarmi.
4.         Ma come si fa a girarsi con la capriola?
5.     Io arrivo in fondo, ciocco la testa contro il muro e mi giro.
6.  Mi sono imposta di andare almeno due volte a settimana.
7.         Una la domenica. Una il mercoledì in pausa pranzo.
8.     Per fortuna ho la mamma ancora viva (vedi punto 14) che mi prepara il panino da mangiare in ufficio.
9.         Odio mettere la testa sott’acqua, mi manca l’aria.
10.      Forse in una vita passata sono morta annegata.
11.   Meno male che qualcuno di intelligente ha inventato il dorso.
12.      Ho seri problemi ad andare dritta.
13.      Fortuna non devo dividere la corsia con qualcuno o lo investo.
14.    Vi avevo mai raccontato di quella volta che facendo la retro senza guardare ho tirato sotto mia mamma?
15.      Trovata spiaccicata sul lunotto posteriore.
   Riderissimo.
16.      Mi sono comprata gli occhialini e le lenti a contatto usa e getta.
17.      Signore, io vedo. Miracolo!
18.   Nonostante la cuffia in silicone che mi comprime tutti i neuroni mi si bagnano lo stesso i capelli.
19.      Non usare il phon perché si è in ritardo ed andare al lavoro con i capelli bagnati non è una buona idea.
20.      Ho mal di gola.

mercoledì 12 novembre 2014

Ok, questa volta ha ragione lui...

Iena: “mettere la tovaglia sul tavolo NON è apparecchiare”


Tipo: “a volte sei proprio noiosa..”

lunedì 10 novembre 2014

Preso l'impegno, trovata la scusa

“domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina, domani vado in piscina,in piscina, domani vado in piscina..”


Mi è venuto il ciclo, ho i crampi, sto malissimo: EVVIVA!!!!!!

sabato 8 novembre 2014

La Iena consiglia: 50 sfumature di grigio - il musical

Regalo di compleanno di LaLu.
Ammetto di essere partita prevenuta.
Il libro è, come direbbe un fine recensore, una cagata pazzesca. La storia scontata di lui ricco e figo, di lei ingenua dolce vergine e figa che non sa di esserlo, un po’ di sesso coi frustini e il trionfo dell’ammmmore. La  noia. Scritto malissimo, con aggettivi a caso e ripetitivo. Ho letto il primo (come tutte! Pecoroneee). Il secondo piantato a metà e finito coperto di polvere in qualche angolo della casa.
E ci fanno pure un musical? E mi regalano i biglietti? Ma che ho fatto di male??

E invece…

Non avevo capito che lo spettacolo è una parodia. E quando c’è da perculare qualcuno, ehi! io sono in prima fila.
Artisti bravissimi, Mr. Grey sfigato e col parrucchino e Anastasia bonza, voci pazzesche, brani (in italiano) pieni di doppi sensi, allusioni, qualche parolaccia… Sono riusciti a spiazzarmi. Anche perché io il musical l’ho sempre associato a roba tipo Cats (che adoro, sia chiaro).
Sentir cantare di vagine e palline ben wa (googlatelo donne, googlatelo) e fellatio.. bè non me l’aspettavo proprio!
Mi sono capottata dal ridere dall’inizio alla fine!

sito ufficiale:

Andate a vederlo, con le amiche mi raccomando!


Iena

giovedì 6 novembre 2014

Piccole casalingue disperate crescono / 2


Iena: “Amoreeeeee, sto per far partire la lavatrice, hai qualcosa da lavare???”


Tipo: “Noooooooo, ti ho già dato tutto”


(noi si urla sempre come se vivessimo un attico da quattrocentometriquadrati)


Apri l’acqua, accendi la lavatrice, normale 40°, anticalcare sul fondo del cestello, butta dentro i panni, ace gentile sopra, detersivo nello sportellino 1, ammorbidente nello sportellino 2, tutti prodotti eco/bio che lavano un cazzo ma almeno non facciamo schiattare troppi pesci, chiudi lo sportello, schiaccia ON.

Tipo: “ah, ma non ti ho dato le mutande, e pantaloncini del calcetto, e la maglietta super sudata e puzzosissima e.. ecc. ecc. ecc.”

martedì 4 novembre 2014

Considerazioni sparse sul fatto che ho sempre delle pessime idee


Avete presente quando ho detto di aver finalmente accettato la mia nuova fisicità e la palla di ciccia di cinque kg che si è depositata sulla pancia? Mentivo.


Se a questo ci aggiungiamo il fatto che:
1. toglietemi tutto ma non i carboidrati
2. se sono felice mangio
3. in questo periodo sono molto felice
4. ho mal di schiena  e non posso andare a correre
5. il fisioterapista continua a dirmi che se non mi muovo un po' finirò  mummificata

L’unica e ovvia soluzione ai miei problemi è una sola: il nuoto.
  

Ed è così che la piccola Iena è partita senza paura alla scoperta della piscina del paesello, con in testa l’immagine di se stessa che percorre vasche su vasche fino ad avere un corpo tonico e sodo che Pellegrini spostati.


In fondo alle elementari ho fatto ben quattro anni di corso. So nuotare benissimo. Conosco la tecnica. La respirazione. I movimenti corretti da fare. Cosa mai mi potrà fermare?? Il fatto che l’ultima volta che ho messo piede in una piscina è stato alle elementari. 20 anni fa, se non di più (mi dico dalla regia).


Eh no, spaparanzarsi su un lettino gonfiabile in una piscina di un hotel non vale.


A metà della prima vasca ho iniziato a rantolare, alla fine della prima vasca sono stramazzata in acqua. Completamente senza fiato. Dolori in ogni dove. Crampi. Dopo mezz’ora di riposo ho provato a farne un'altra. Con il materassino. La terza a dorso per poter almeno respirare e non usare le braccia.

Nelle corsie laterali ovviamente campioni olimpici che non si sono fermati due secondi e che mi mandavano occhiate sprezzanti tra una bracciata e l’altra (così credo, ero senza lenti a contatto).

Alla fine ho dato per otto vasche. Se qualcuno vede un polmone galleggiare, è il mio.
 


Ma chi me la fatto fare?

E soprattutto, pessima idea nella pessima idea: perché prima di entrare, al posto del biglietto singolo, mi sono fatta l’abbonamento trimestrale??

lunedì 3 novembre 2014

Piccole casalingue disperate crescono


Tipo: “si va bè, che lamentosa che sei, ieri sera ti ho anche aiutato a sparecchiare”

 

Iena: “amore, mettere l’acqua in frigo NON è sparecchiare!”