giovedì 7 marzo 2013

Due Cuori e una capanna - ep. 1

Ebbene si, alla fine io e Tipo ci siamo decisi: andiamo in vacanza. Insieme. Per la prima volta.
Una svolta epocale, degnamente festeggiata con le amiche davanti ad una tazza di caffè al ginseng grande (the Big Gin). Amiche dispensatrici di utili consigli. Porta tanta biancheria sexy. Ma in montagna fa freddo. Non fa niente tu portala. Niente cappellino viola con il pon pon. Ma a me piace tanto. Scordatelo.  Brucialo. Buttalo via. Piuttosto muori di freddo. Ok.
E così siamo partiti. Nonostante tutto. Nonostante il lavoro da organizzare, gli appuntamenti da spostare, i clienti da sfanculare (non ci sono per una settimana, puoi vivere anche senza di me lo sai vero? sono solo sette giorni sette, cazzo), le ritrosie di lui (ah ma vieni davvero? ahahah, che simpatico burlone, certo che vengo, ormai mi hai invitato, mo' so' cazzi tui..), il pessimismo di mamma (stai attenta alle valanghe. certo mamma, appena ne vedo una mi sposto. Non tornare incinta. Non ti preoccupare mamma, in questi giorni non sto ovulando. Cretinetta).
Bagaglio leggero mi raccomando. E' stata dura, ma alla fine mi sono trattenuta. Solo quattro borse dai. Meno di così non potevo.
Borsa n.1: gli scarponi. I miei, quelli lilla metallizzato. L'ultima volta che li ho messi, quindici anni fa, mi sono spappolata una gamba sulle piste da sci. Hanno messo più chiodi a me che a Robocop. Da allora non ho più praticato. E probabilmente nemmeno stavolta avrò il coraggio di ricominciare. Ma metti che mi viene voglia? Che faccio? Noleggio gli scarponi? Infilo i miei piedini delicati in anfratti puzzolenti usati da chissà quale fetido essere? Giammai.
Borsa n. 2: Tutto quello che serve per affrontare la montagna. Pantaloni da neve fuxia e giacca a vento verde con inserti fuxia (ehm, scusate, ma io quello ho. L'ultima volta che li ho usati, per i motivi sopra citati, eravamo negli anni novanta, andavo all'università. E se fate due calcoli capirete che quando dico di avere 25 anni.. bè forse sono 26...). Doposci di mio nipote bradipo, di quando era piccolo, e aveva il 36. Ora che è un 16 brufoloso ha "pinne" come numero di piede. Scarpe da trekking di babbo. Che lui invece i piedi li aveva piccoli. E io con due paia di calzettoni pesanti posso tranquillamente usarli (anche se a volte mi sento un po' Pippo, soprattutto quando inciampo). Guanti. Sciarpa (ah no, quella l'ho dimenticata, fa niente, posso farne a meno). Fascia per le orecchie del cognato. Nera con decori fluo. Direttamente dagli anni '80 stavolta. Non mi faccio mancare niente io.
Borsa n. 3: I vestiti normali. La biancheria (si anche quella sexy). Il phon. La piastra. Anche se Tipo ha confessato di volermi vedere "nature"... ahahah, proprio un burlone, già mi ha visto con gli occhiali, ora non esageriamo eh?. E tutto il resto di assolutamente indispensabile. Trucchi. Olio Vea. Venti pacchi di assorbenti (eh già), crema solare, farmaci, salviette, pigiama, spazzolino, dentifricio. Infilato dentro tutto a caso. Per poco non mi porto via anche un gatto.
Borsa n. 4: Lo zaino. Comprato in prima superiore. Ancora anni '90. Perchè lo zaino ci vuole sempre. Con dentro la reflex, un po' di libri da leggere davanti al camino con una tazza di cioccolata calda, il cellulare, il portafogli, i fazzolettini di carta, gli occhiali da sole.
Insomma. L'indispensabile. Non capisco perchè a Tipo sia caduta la mascella appena è passato a prendermi. Forse perchè sono bellissima?
 
Iena
 

2 commenti:

  1. Ma grande Ienaaaaaaaaaaaaaaa! sei il mio orgoglio :-) Da ora in poi sarai invasa di miei commenti!! (e ti pentirai amaramente di averlo fatto!)

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  2. Grazie a te! Invadi pure tutto quello che vuoi..

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